Una decisione sofferta: il nostro primo anno senza campionato.
Per la prima volta dalla nostra nascita, la nostra squadra non prenderร parte al Campionato Nazionale di Powerchair Hockey promosso dalla FIPPS.
Scriverlo fa male. Comunicarlo ancora di piรน.
ร una decisione storica, pesante, profondamente sofferta. Ma non รจ una scelta improvvisa nรฉ frutto di leggerezza. ร il punto di svolta di un lungo percorso, fatto di impegno, dialogo, tentativi di confronto e tantissimo amore per questo sport.
Il Powerchair Hockey รจ sempre stato, per noi, piรน di una disciplina sportiva. ร stato uno spazio di libertร , una palestra di sogni, una possibilitร concreta per tante persone con disabilitร fisiche anche molto gravi di vivere la competizione, il gioco di squadra, la bellezza dellโagonismo accessibile. Per molti anni รจ stata lโunica disciplina sportiva paralimpica praticabile da chi ha importanti limitazioni motorie.
Negli ultimi anni, perรฒ, qualcosa รจ cambiato. Il nostro sport ha progressivamente preso una direzione che ci ha lasciati sempre piรน perplessi e preoccupati. ร diventato sempre piรน sbilanciato verso chi puรฒ esprimere potenza, resistenza, velocitร . E sempre meno attento a tutelare chi, nella sua fragilitร fisica, aveva trovato proprio nel powerchair hockey unโoccasione di riscatto, inclusione e orgoglio.
Abbiamo provato in ogni modo a contribuire al cambiamento. Abbiamo avanzato proposte, scritto istanze, presentato idee. Lo abbiamo fatto in modo aperto, gratuito e costruttivo, anche subito dopo lโinsediamento del nuovo Consiglio Federale, quando si parlava di โconfrontoโ, di โdialogoโ e di un futuro piรน partecipato. A quelle proposte, perรฒ, non รจ seguita alcuna risposta. Nessun incontro. Nessun confronto. Nessuna considerazione.
E poi รจ arrivata la comunicazione ufficiale delle DOA (Disposizioni Organizzative Annuali) del 30 giugno. Quella รจ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un documento che, invece di aprire spiragli di rinnovamento, ha sancito un ulteriore passo indietro in termini di equitร , inclusione e visione sportiva.
Le nuove disposizioni, infatti:
– Aumentano il limite di velocitร da 15 a 15,5 km/h, penalizzando chi ha meno forza fisica e riducendo la sicurezza in campo, nonostante numerose richieste (condivise da molte squadre) di riportarlo a 12 km/h com’รจ sempre stato e com’era anche quando la Nazionale Italiana vinse il mondiale nel 2018. Ciรฒ nell’ottica non solo di garantire sicurezza per gli atleti ma anche di salvaguardare le costose carrozzine da gioco da guasti dovuti a scontri sempre piรน violenti.
– Ripristinano i due tempi da 20 minuti effettivi, nonostante studi medici avessero giร evidenziato quanto fosse dannoso per giocatori con fragilitร cardiache sostenere un impegno cosรฌ prolungato.
– Eliminano le Finali Nazionali di Lignano Sabbiadoro, da sempre non solo il momento sportivo piรน atteso dellโanno, ma anche lโoccasione simbolica di unione, incontro, condivisione e amicizia per tutto il movimento.
– E, paradossalmente, a fronte di unโofferta sportiva ridotta, aumentano ingiustificatamente i costi di affiliazione e iscrizione, gravando ancora di piรน sulle Societร .
Alla pubblicazione delle DOA, avvenuta il 30 giugno, alle squadre รจ stata concessa soltanto una settimana di tempo per decidere se iscriversi o meno al campionato, fissando la scadenza al 7 luglio. Una tempistica estremamente ristretta, soprattutto alla luce della portata dei cambiamenti introdotti.
Insieme ad altre societร , abbiamo chiesto alla FIPPS un confronto e la proroga del termine di iscrizione, proprio per avere il tempo di dialogare con la Federazione, comprendere le motivazioni dietro a certe scelte e valutare in modo ponderato il da farsi. Purtroppo, tale richiesta di proroga รจ stata respinta, confermando ancora una volta la mancanza di volontร di aprire un reale dialogo, ancor piรน grave se a chiederlo sono squadre che cercano chiarimenti concreti.
Negli ultimi tempi, oltre alla carenza di dialogo, abbiamo assistito a un progressivo venir meno della trasparenza. Le decisioni della FIPPS sono spesso arrivate come imposizioni, senza alcuna condivisione del percorso logico e decisionale intrapreso dal Consiglio Federale. Le societร si sono trovate cosรฌ a dover subire, piรน che partecipare, a un processo che dovrebbe invece essere condiviso e costruito insieme.
Inoltre, negli ultimi tempi si รจ verificata una drastica diminuzione del numero di gare ufficiali, a fronte di un campionato sempre meno equilibrato e competitivo. Partite con scarti anche di 10 gol in semifinale โ dove un tempo si arrivava spesso ai supplementari โ raccontano una perdita di spettacolaritร e imprevedibilitร che ha reso il campionato meno avvincente, sia per chi lo gioca sia per chi lo segue. Tutto questo ha reso sempre piรน difficile promuovere il powerchair hockey allโesterno, coinvolgere nuovi atleti, attirare spettatori e trovare sponsor disposti a sostenere una disciplina che fatica a mostrarsi per ciรฒ che dovrebbe essere: una sfida sportiva vera, avvincente e inclusiva.
Insomma, รจ un contesto in cui non ci riconosciamo piรน. Non รจ questo il powerchair hockey di cui ci siamo innamorati. Non รจ questo lo sport che vogliamo continuare a praticare, nรฉ quello che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni di atleti.
Per tutto questo, con grande tristezza, ma anche con grande dignitร e coerenza, abbiamo scelto di non iscriverci al prossimo campionato nazionale.
Una scelta difficile, ma necessaria. Non per arrenderci, ma per far sentire la nostra voce. Per lanciare un messaggio chiaro: qualcosa deve cambiare. E devโessere un cambiamento che rimetta al centro i valori autentici di questo sport: lโaccessibilitร , lโequitร , la competizione vera ma rispettosa, la possibilitร per tutti di giocare davvero.
Speriamo che questo nostro passo indietro possa contribuire a fare due passi avanti per lโintero movimento.
La nostra attivitร sportiva, perรฒ, non si ferma. Anche se nella prossima stagione non prenderemo parte alle competizioni ufficiali promosse dalla FIPPS, continueremo ad allenarci con costanza, a organizzare e partecipare ad incontri amichevoli, tornei e giornate di sport e condivisione. Faremo, come sempre, del nostro meglio per mantenere vivo lo spirito della nostra squadra, praticando sport con passione, serietร e divertimento. Per questo, chiunque voglia avvicinarsi al powerchair hockey, conoscerlo, provarlo o semplicemente venirci a trovare, ci troverร sempre lรฌ: al nostro posto, nella nostra palestra, con le porte aperte e le carrozzine accese.
Insomma, noi restiamo. Con il nostro cuore, con i nostri sogni, con la nostra storia. E con la speranza che, un giorno non troppo lontano, potremo tornare a scendere in campo in un campionato che torni a somigliare a quello che ci ha fatto innamorare.
Sharks Monza / Squali Monza
